È un modello creato per dare continuità, costanza di flusso ed evitare perturbazioni all’emissione vocale. Per non perdere potenza o ricchezza armonica, e al contempo non gravare sulla sorgente del suono.
Questo perché il modello lavora sulla creazione dello spazio necessario a recuperare volume dallo stesso spazio, senza essere costretti a chiederlo a ciò che sta vibrando.
La sua forza sta proprio nel fatto di racchiudere in un’unica immagine tutto ciò che serve, o quasi. Un unico concetto forte, da seguire e allenare.
Quello che serve al performer.
Perché siamo convinti che una buona didattica debba prodigarsi nel tentativo di trovare soluzioni semplici a problemi complessi. Un unico approccio al quale applicare poche e facili regole d’ingaggio, al fine di meglio gestire il concerto.
Questa esigenza è scaturita direttamente dall’esperienza che abbiamo maturato “facendo il canto”. Ad ogni modo è davvero molto complicato spiegare una cosa del genere limitandosi a scrivere. Per tale motivo, abbiamo pensato di realizzare tre video in cui il nostro caro amico Fernando si cimenta con questo modello, sciorinando tutta la sua irresistibile simpatia.